Straziato per la perdita della madre, l’adolescente Peter Quill si allontana dall’ospedale e viene rapito da un UFO. Anni dopo, ormai adulto, Peter Quill vaga per le galassie in cerca di preziosi manufatti e oggetti di valore da rivendere al mercato nero, facendosi chiamare Star Lord.
Con una taglia sulla sua testa, braccato da amici e nemici, il nostro si ritroverà prigioniero in un carcere di massima sicurezza assieme ad altri brutti ceffi: l’assassina Gamora; Groot, una pianta aliena senziente; Rocket Raccoon, un procione modificato geneticamente; il guerriero Drax, unico sopravvissuto allo sterminio della propria famiglia, durante una invasione da parte del malvagio Ronan.
In cerca di una via di fuga, prima costretti a collaborare assieme dalla necessità e dopo riuniti in nome dell’amicizia, i cinque troveranno la vittoria e la fortuna combattendo fianco a fianco. Promossi come Guardiani della Galassia, lo spazio ora avrà nuovi eroi su cui contare e su cui fare affidamento. Sbarcata dal mondo dei comics a quello del cinema, producendo da sé trasposizioni cinematografiche dei propri personaggi a fumetti come Iron Man, Thor e Captain America, la Marvel (tramite la sua divisione Hollywoodiana Marvel Studios) si è prodigata negli ultimi anni a portare sul grande schermo adattamenti di un certo impatto, cercando da un lato di accontentare i fan più accaniti nonché le nuove generazioni proponendo film intriganti anche per gli spettatori a digiuno di fumetti.
E’ il caso di quest’ultimo titolo, tratto da una non famosissima serie nata negli anni ’70 e rilanciata pochi anni fa, che riesce a mescolare efficacemente fantascienza Space Opera e azione epica con supereroismo e commedia. Merito sicuramente del giovane e promettente regista, James Gunn (Slither, Super) scelto per dirigere questo progetto che porta a casa un ottimo risultato avendo chiesto e ottenuto carta bianca dai produttori. Libero di esprimersi e senza restrizioni di alcun tipo, Gunn firma una sceneggiatura solida, basata sul materiale già pubblicato dalla Marvel, coniugando in maniera sapiente azione e divertimento ma, soprattutto, analizza e si sofferma nei dettagli, nelle caratteristiche, nelle psicologie degli eroi di cui vediamo le gesta. Il cast è affiatato, con gli attori impegnati a dare il meglio nelle loro interpretazioni: sia che si tratta di una scena d’azione o di momenti leggeri-comici, i protagonisti riescono ad emozionare anche grazie ai dialoghi brillanti che fanno da efficace contraltare e preparazione a momenti epici di azione e combattimento. Chris Pratt rende l’eroe terrestre Peter Quill un leader accattivante per via della mimica e delle espressioni: un ragazzo sfacciato e allo stesso tempo dal cuore tenero. Zoe Saldana dona invece alla guerriera Gamora un senso di mistero e un allure sensuale al personaggio.
Drax, interpretato dall’ex star del wrestling David Bautista, ha un look perfetto, con un fisico maestoso per il ruolo del combattente pronto a tutto esaltato anche dal trucco tribale. I personaggi (digitali) di Groot e Rocket Raccoon, in originale doppiati da Vin Diesel e Bradley Cooper, nell’adattamento italiano non perdono l’enfasi nei dialoghi ma aggiungono ancora più passione nei momenti più salienti della nascita del team: una coppia, questa, che rivela il suo potenziale durante le scene d’azione ma e che porta un messaggio di condanna contro le atrocità e i terribili esperimenti che ogni giorno vengono perpetrati nei confronti della natura e sugli animali. Notevole l’apporto che Karen Gillan (Doctor Who, Oculus) e Lee Pace (Lo Hobbit, The Fall) danno ai malvagi Nebula e Ronan, mostrando che l’oscurità non alberga solo nei cuori ma è visibile anche ad occhio nudo.
Modesto il cameo della rediviva Glenn Close, presente ma immutabile nella sua stoica espressione. Gli effetti speciali trasportano lo spettatore dalla Terra verso i più remoti avamposti della galassia: uno scintillio di luci, colori, rumori che creano un affresco variopinto e coinvolgente delle immensità del cosmo, con piacevoli invenzioni come il pianeta ricavato dal cranio di un essere alieno gigantesco.
La colonna sonora, un meraviglioso mix con i più grandi successi degli anni ’70 e ’80, è gradevole, si armonizza con le scene nei momenti più leggeri e quasi ci sfida a ricordare i titoli più in voga ai tempi. "Guardiani della Galassia" è una pellicola destinata a tutti, ove la squadra è l’arma più potente in assoluto e fonda sulla propria debolezza il punto di forza per andare avanti, trovare una famiglia, degli amici, e vincere. Un segnale forte che speriamo venga recepito e che possa decretare un altro successo: in tempi di crisi, di guerre, di perdita di valori, i Guardiani ci ricordano che nella galassia c’è spazio anche per i semplici.